
Giorni di vacanza, riposo, sole, mare affollato
e sabbia dorata.
Ore lunghe da passare, s’inventano nuovi ozii
Non si riesce a leggere, troppa confusione,
troppe altre parole volano da sotto gli ombrelloni.
Il nulla si prende la rivincita, nessun pensiero,
se non quello di spostare il lettino per correre
dietro al sole.
Formine e palette e acqua di mare per costruire
castelli e piste per le biglie, e scavando ho
incontrato una conchiglia.
L’ho guardata, rigirata tra le mani, ammirata
toccata.
Forse ha più anni di me, forse ha passato
tempeste e maree, minuscolo esempio della
perfezione della natura.
Il pensiero è tornato e s’è allungato nella vertigine
dell’immensità.