Autopsicografia

Il poeta è un fingitore.
Finge così completamente
che arriva a fingere che è dolore
il dolore che davvero sente.
E quanti leggono ciò che scrive,
nel dolore letto sentono proprio
non i due che egli ha provato,
ma solo quello che essi non hanno.
E così sui binari in tondo
gira, illudendo la ragione,
questo trenino a molla
che si chiama cuore



F.Pessoa

ALBERI

ALBERI
il mio prato incantato

domenica 15 febbraio 2009

LUCI

Il giorno affonda nella notte.
L’arbusto allunga braccia nere, spoglie.
Il lampione acceso è inganno, fantasma
d’altre luci, d’ altre stelle.
Così è la vita.
Un cielo dipinto, malinconia soffusa e
morbida, briciole di sole.
E, lontano, il frastuono del silenzio.