Autopsicografia

Il poeta è un fingitore.
Finge così completamente
che arriva a fingere che è dolore
il dolore che davvero sente.
E quanti leggono ciò che scrive,
nel dolore letto sentono proprio
non i due che egli ha provato,
ma solo quello che essi non hanno.
E così sui binari in tondo
gira, illudendo la ragione,
questo trenino a molla
che si chiama cuore



F.Pessoa

ALBERI

ALBERI
il mio prato incantato

domenica 28 ottobre 2007

MOONLIGHT OP.27



Amo questa Musica, essenza del pensiero.
Ascoltare a occhi chiusi per immaginare
immagini.
Profumo, colore, immensità.
Scala che porta diritto al cielo
dentro le nuvole e le stelle.
Rifugio nel sogno.

Foglia

Piove e il vento ha incollato al vetro della finestra
una foglia di betulla.
Trema, bagnata.
Il picciolo è giallo, lungo, la ferita del distacco
dalla pianta è fresca.
Ha colori lucidi e soffici.
Verde spento ricamato di rosso e marrone.
Ha la forma di un cuore con i bordi intagliati.
Le vene, appena più scure.
E mi pare di sentire i suoi pensieri, e i suoi ricordi.
Tenera, curiosa, affacciata alla vita sul ramo freddo
in primavera
e scura e splendente cresciuta, toccata dal vento
e baciata dal sole
in estate
e stanca invecchiata e malinconica
nell’autunno di oggi.
Una piccola esistenza.
La mia vita alla sua “vo comparando”