Autopsicografia

Il poeta è un fingitore.
Finge così completamente
che arriva a fingere che è dolore
il dolore che davvero sente.
E quanti leggono ciò che scrive,
nel dolore letto sentono proprio
non i due che egli ha provato,
ma solo quello che essi non hanno.
E così sui binari in tondo
gira, illudendo la ragione,
questo trenino a molla
che si chiama cuore



F.Pessoa

ALBERI

ALBERI
il mio prato incantato

domenica 14 settembre 2008

ROMEO

E’ nato il sole, è nato un bambino.
Un uomo in miniatura.
Guardi la perfezione del suo corpo,
mani, piedi unghie e dita.
E la sua fronte corrugata, le sue smorfie.
Credi di vedere l’ombra di un sorriso
Credi capisca le tue parole.
E’ un piccolo despota.
Vuole mangiare, e, con un filo di latte
traboccante dalle labbra, dormire
sul corpo della mamma.
Amore, calore, cibo.
Crescerà sin troppo in fretta.
E durante la vita, ricorderà la
gioia di quando bastava essere sazi
e coccolati. Forse.

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