Autopsicografia

Il poeta è un fingitore.
Finge così completamente
che arriva a fingere che è dolore
il dolore che davvero sente.
E quanti leggono ciò che scrive,
nel dolore letto sentono proprio
non i due che egli ha provato,
ma solo quello che essi non hanno.
E così sui binari in tondo
gira, illudendo la ragione,
questo trenino a molla
che si chiama cuore



F.Pessoa

ALBERI

ALBERI
il mio prato incantato

venerdì 6 giugno 2008


Tuba, trombone, sax, tromba.
Musica di strada, antica, affascinante, attraversata
da zingaresca slavitudine.
Pulita, barocca, chiassosa.
D’avvolgenti lontananze.
“Musica per matrimoni e funerali”dice Kusturica.
Nel suono:
Immagini di strade impolverate perse nei campi.
Di gente che le cammina, andando chissà dove.
Di notti inquiete con le voci dei cani e dei lupi.
Di tranquille solitudini negli inverni impigriti.
Ritmo e melodia sono ricordi ancestrali.
Scritti nell’anima.
Riaffiorano, svegliati dagli ottoni.







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