Autopsicografia

Il poeta è un fingitore.
Finge così completamente
che arriva a fingere che è dolore
il dolore che davvero sente.
E quanti leggono ciò che scrive,
nel dolore letto sentono proprio
non i due che egli ha provato,
ma solo quello che essi non hanno.
E così sui binari in tondo
gira, illudendo la ragione,
questo trenino a molla
che si chiama cuore



F.Pessoa

ALBERI

ALBERI
il mio prato incantato

domenica 11 maggio 2008

PAROLE DI UNO SPAVENTAPASSERI


Guardo il tempo trascorrere nei segni antichi del cielo
e della terra.
Cerco un appiglio per staccarmi da qui:
poter lasciare orme cadenzate, musicali, sul fruscio
degli steli.
Sognare di avere braccia e dita per dirigere l’orchestra
del vento e della pioggia.
Immobile qui e guizzante altrove, al di là della
costrizione.
Inventerò le ali e me ne andrò alla scoperta degli
azzurri sentieri dell’infinito.









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