Autopsicografia

Il poeta è un fingitore.
Finge così completamente
che arriva a fingere che è dolore
il dolore che davvero sente.
E quanti leggono ciò che scrive,
nel dolore letto sentono proprio
non i due che egli ha provato,
ma solo quello che essi non hanno.
E così sui binari in tondo
gira, illudendo la ragione,
questo trenino a molla
che si chiama cuore



F.Pessoa

ALBERI

ALBERI
il mio prato incantato

domenica 18 novembre 2007

OCCHI


Vorrei sapere cosa vedono i tuoi occhi
che so chiari e trasparenti.
E a volte scuri ed appuntiti, quando
qualcosa t’inquieta.
E monelli quando il riso li allarga.
Vorrei sapere in quali distanze si
immergono quando guardi senza vedere
il cielo lontano.
E fermare la fiammella curiosa che
li accende, quando una novità entra
nella tua vita.
E cancellare l’ombra di una lacrima
che li imprigiona, quando un momento
di tristezza sfiora il tuo cammino.


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